Semplicemente

L’essere umano si rifugia nel falso bisogno di seguire un eroe, un’icona, un santo. È rassicurante, perché si sente protetto, perché pronto ad intervenire in ogni momento di pericolo. L’uomo lo segue, camminando sulle sue orme. Percorre strade già calpestate da altri, escludendosi dalla novità per senso di sicurezza. È un baratto svantaggioso, alla fine “conviene” se la paura è la sola cosa da evitare. Quell’Artigiano di Nazareth ha detto con i suoi pochi anni di vita, che non servono super eroi per proteggerci, né santi da seguire né dei da temere. La grandezza di questa novità sta nel non dover imitare nessuno, nemmeno Dio. Gesù di Nazareth non va imitato e non va seguito come fosse un’icona, ma suggerisce di seguire ciò che noi stessi siamo. Penso a quanto è triste passare una vita elogiando gesta di altri, confondendoci con loro. È una vita di riflesso, accontentarsi di ciò che gli altri fanno rinunciando a essere la fonte della nostra felicità. Seguire un santone, un mentore, un eroe è la rinuncia alla nostra opportunità di umanizzazione. È puro ammutinamento della nostra bellezza, e della meraviglia che siamo, un rifiuto alla nostra unicità ed essenza. Immancabilmente, ci saranno persone che rispettiamo, di cui riconosciamo la sfrontatezza di aver sognato, di aver avuto il coraggio e l’umiltà di seguire ciò che li abitava veramente. Bisogna essere umili per essere semplicemente ciò che siamo. Che questo Natale porti il coraggio di credere nella nostra unicità.

Buon Natale