Il Compound di Bauleni

Storia e dati su Bauleni

 

Premessa
La storia della formazione di Bauleni, ma soprattutto i dati inerenti al compound sono purtroppo molto confusi e imprecisi per molti motivi. In primo luogo, non vi è mai stata una sistematica registrazione della popolazione, nessun piano urbanistico e censimenti precisi a riguardo. Si ricorda che questi slum sono nati come insediamenti non autorizzati, e quindi fuori dalla responsabilità e dall’interesse dell’amministrazione della città. Come secondo punto, vi è una strumentalizzazione di presunti dati da parte di terzi per trarne vantaggio, per esempio l’aumento di cifre inerenti la popolazione del compound stesso, il numero di persone particolarmente vulnerabili e altri dati sensibili ai fini di ottenere fondi.

 

Storia
Bauleni si trova nel versante orientale della città, lungo la Leopard Hill, sotto la Central Constituency del reparto 16 dell’area di Kabulonga. Questo insediamento ha origine nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale. Si dice che il nome provenga dal vecchio proprietario della terra in cui oggi sorge il compound, un certo Mr. Boulen, un ex soldato tedesco in pensione o fuggito dopo la sconfitta dalla Germania nel conflitto mondiale. Il nome Bauleni viene da una distorsione di pronuncia del cognome del proprietario di quella farm, da parte della popolazione locale. Da Boulen quindi diventò Bauleni. Le prime persone ad insediarsi nel territorio di Mr Boulen come braccianti provenivano da zone diverse, quali: Malawi, Mkango, Kaweza, Shantumbu, Chilenje, Chifwema e altre zone periferiche. Per via dei disordini del 1964, dovuti lo alla lotta per l’indipendenza, molti proprietari terrieri bianchi lasciarono il paese e tra questi Mr Boulen, così il suo cuoco proveniente dal Malawi, con l’aiuto di altri braccianti, si incaricò del funzionamento dell’intera farm. Questa versione è confermata dal saper comune e dal centro culturale Fenza dei Missionari d’Africa presenti nei pressi del compound. Non si riscontrano altre versioni, ma anche questo è oggetto di ricerca per questioni di precisione e ricostruzione puntuale della storia del compound. Ceredo sia importante sapere da dove si viene, per questione di identità, di  senso di appartenenza e creazione di una sorta di sentir comune, dal partire per pensare, progettare, costruire e sognare alto con un approccio legato alla partecipazione e coinvolgimento degli abitanti della comunità di Bauleni. Nel 1978, in occasione piogge straordinarie, alcune zone di Lusaka subirono forti allagamenti, in special modo nell’area di Kanyama, così gli abitanti di quella zona si trasferirono in Bauleni, rendendolo sempre più sovrappopolato. Nello stesso anno il compound venne riconosciuto come insediamento autorizzato, ma solo nel 1990 venne legalizzato e preso sotto il controllo del LCC, riportando l’attenzione su alcune priorità di intervento cominciato, censire la popolazione e la re-numerazione delle abitazioni. Dal 1999 il LCC ha cominciato ha raccogliere l’affitto per l’uso del suolo dai proprietari delle abitazioni, azione partita con una certa lentezza in termini di risultati sperati, problema questo che si risconta anche oggi. Dall’inizio della formazione del compound di Bauleni la popolazione cresce anno dopo anno in maniera preoccupante, trend che sembra aumentare anche all’inizio oggigiorno nel 2012.

 

Dati e composizione del Compound

 

Popolazione
Il conteggio della popolazione è un aspetto problematico per gli aspetti sopra citati, così abbiamo dati che vanno da numeri poco credibili e gonfiati di alcune agenzie, che stimano una cifra di 90.000 abitanti su 8000 abitazioni, questo vorrebbe dire una media di 11 abitanti per casa, cosa che non corrisponde a ciò che ho potuto osservare nei miei 2 anni di frequentazione del compound. Altre fonti, comunque non ufficiali, abbassano il numero a 30/35/40 mila. Una delle azioni prioritarie, a questo punto, è la quantificazione in modo più puntuale e neutro, del numero di persone che vivono nel compound, attraverso ricerche sul campo, attraverso l’aiuto dei giovani del compound (questo può diventare un progetto per i giovani dei bar), confrontandoli con i dati del LCC.

 

Scuole
Bauleni è divisa in 12 aree distinte ( da ricercare i nomi di queste aree), nelle quali sono presenti 2 scuole governative, ovvero Prince Takamado School e la Bauleni Basic School. All’interno del compound ci sono anche scuole private e comunitarie (community school), e una scuola per infermiere.

 

Acqua
L’accesso all’acqua potabile è garantita da 3 pozzi (borehole) costruiti da LWSC e JICA IRISH AID, da 3 cisterne in differenti zone e un numero non precisato di rubinetti sparsi nel compound (da ricercare).

 

Ospedali e cliniche
All’interno e nelle vicinanze del Compound non ci sono ospedali, bensì una clinica fondata dalla collaborazione dei governi dello Zambia e Danimarca, con un reparto maternità. Struttura questa, non sufficiente preparata a far fronte alla ingente quantità di persone affette da diverse malattie che si riversano ogni giorno per cure, terapie o per semplice consulenza. Vi è inoltre una clinica private di dimensioni notevolmente più contenuta e meno attrezzata, e un “traditional healer” o dottore locale che esercita legalmente nel compound.

 

Chiese
La varietà di chiese presenti nel compound, denota una forte spiritualità degli abitanti di Bauleni. Infatti si possono trovare 84 differenti denominazioni di chiese cristiane, censite grazie ad una ricerca del centro culturale Fenza. Non si riscontra la presenza di musulmani, induisti, ebrei ed altre religioni, fatta eccezione di un gruppo di rastafariani che però non sembrano essere organizzati né tantomeno avere una sede per raduni. La chiesa cattolica è presente con una parrocchia Mattias Mulumba, situata fuori dal compound. È stata fondata nel 1974, prima i cattolici si univano con la parrocchia di Kalingalinga. La parrocchia è divisa in 19 piccole comunità cristiane (Small Chritian Community – SCC), di cui 15 sono all’interno del compound.