Lo Zambia

LO STATO

La Repubblica dello Zambia (Republic of Zambia) è uno stato dell’Africa centro-meridionale ed ha una superfice di 752.614 km² con una popolazione di 11.668.000 abitanti. Lo Zambia confina a nord con la Repubblica Democratica del Congo
a nord-est con la Tanzania, a est con il Malawi, a sud con Mozambico, Zimbabwe, Botswana e Namibia, e a ovest con l’Angola. Come si può notare dalla mappa, lo Zambia non gode di sbocchi sul mare.

Un po’ di storia

Fin dai primi mesi del 1894 lo Zambia era conosciuto come Rhodesia del nord o Settentrionale, nome che deriva da Cecil Rhodes, erroneamente ricordato come esploratore. In realltà si trattava di un crudele e spregiudicato uomo d’affari inglese, pronto a qualsiasi cosa, compreso l’assasinio e il genocidio, pur di ottenere ricchezza e potere. Qui vale la pena fermarsi un attimo e conoscere meglio questo personaggio.  Rhodes nacque nel 1953 a Bishop’s Stortford, un paesino a 48 chilometri a nord di Londra. Malaticcio interruppe gli studi a Oxford e nel 1870, ad appena 18 anni era già nel Natal, nell’attuale Sudafrica. La sua idea era quella di godere di qualche acro di terra da coltivare a cotone, concesso dal governo ai nuovi coloni, ma cambiò presto i suoi piani non appena seppe delle miniere di diamanti presenti in una zona distante 645 chilometri. La sua ambizione non era la terra ma il denaro, così partì. Dal 1871 al 1873 furono scoperte nuove e ricchissime miniere di diamanti e una volta arrivato Rhodes cominciò a comprare tutte le licenze di sfruttamento che poteva permettersi e con gli utili continuò a comprarne sempre nuove. non si possono certo mettere in dubbio le sue abilità di uomo d’affari, infatti a soli vent’anni Rhodes era ricchissimo. Alla base delle sue ricchezze c’era però l’ingiustizia di terre rubate alla popolazione locale e la riduzione in schiavitù dei lavoratori africani. Nel 1880 fondò la De Beers Mining Company che monopolizza ancora oggi il mercato mondiale dei diamanti. A trentasei anni era l’uomo più ricco del continente nero con una grandissima influenza in Inghilterra. Il successo però aveva fatto già di Rhodes un megalomane, e il suo interesse diventò la politica, così, rientrato a Londra aveva ottenuto la Royal Charter che lo autorizzava a colonizzare le terre a nord del Sudafrica, politica che portò avanti ad ogni costo e con indescrivibile sadismo e violenza, talmente megalomane da chiamare due stati (Zambia e Zimbabwe) con il suo nome. Questo è Cecil Rhodes. Un nome da cui ci si è sbarazzati con lotte e sofferenze per quanto riguarda lo Zambia, con la conquista dell’indipendenza ottenuta il 24 Ottobre 1964 con Kenneth David Kaunda primo presidente. Kaunda, figlio di un maestro originario del Malawi, nel 1951 diventò segretario generale del Congresso Nazionale Africano della Rhodesia del Nord (NRANC) impegnato in un’azione di mobilitazione delle popolazione nera contro le politiche amministrative ingiuste e razziste della corona, ma dopo quattro anni di attività arrestato a due mesi di lavori forzati con l’accusa di essere sovversivo. Kaunda uscì dal carcere e nel 1858 fondò il Congresso Nazionale delle Zambia (ZANC) che venne prontamente bandito e un anno dopo Kaunda fu arrestato nuovamente. Durante la sua permanenza in carcere, Mainza Choma, un suo collaboratore, cambiò il nome dello ZANC in Partito Unito dell’Indipendenza Nazionale (UNIP) di cui Kaunda, una volta uscito dal carcere nel 1960 divenne presidente. Kaunda si mise subito all’opera e nel 1961 diede il via ad una singolare campagna di disobbedienza civile chiamata “Cha-cha-cha” da cui prende il nome una via della attuale capitale Lusaka. La gente gridava “Cha cha cha” per le strade, uno slogan preso dalla danza sudamericana e anche dalla famosa canzone rivoluzionaria intitolata “Cha-cha-cha Independence” che fu l’inno della liberazione del Congo Belga nel 1960 e che faceva da sottofondo durante i discorsi di Kaunda nelle piazze. Interrogato sul significato della parola “Cha-cha-cha”, Kaunda rispose: “vuol dire danza, danzare e gli europei danzeranno con gli africani …. sì, anche la regina danzerà perchè il Cha-cha-cha è per tutti. è da ballare con e contro l’autorità. Vedremo il popolo zambiano danzare e scrollarsi via il Governo coloniale“. La protesta sposò la linea della non violenza, ma presto sfociò in scontri violenti, con incendi di edifici e disordini per le strade da parte dei rivoltosi e forti repressioni e massacri da parte delle forze di sicurezza inglesi. Questo però obbliga l’amministrazione britannica ad attuare riforme costituzionali in grado di soddisfare le richieste della UNIP che nel 1964 vincerà le elezioni. Il 24 Ottobre del 1964 viene proclamata l’indipendenza dello Zambia, nome che deriva dal fiume Zambesi, con Kenneth David Kaunda primo presidente della Repubblica.

Istituzioni

Lo Zambia è una Repubblica presidenziale dove il Presidente è dotato di supremi poteri decisionali. Nell’esercizio del legislativo è affiancato da un parlamento, originariamente monocamerale, chiamato Assemblea Nazionale, di 158 membri, di cui 150 eletti in partiti, 8 di nomina presidenziale (membri esimii). Nel 1991 è stata istituita la camera alta del Parlamento, chiamata Camera dei Capi, che conta 27 membri non elettivi in rappresentanza di tutte le etnie che compongono il Paese. Lo Zambia rientra nell’ambito del Commonwealth, membro delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana e associato all’Unione Europea. L’attuale presidente appena eletto è Michael Sata del partito del Fronte Patriottico (Fp) che prende il posto del presidente uscente Rupiah Banda.

La bandiera

La bandiera dello Zambia è stata adottata il 24 ottobre 1964 e leggermente modificata nel 1996.

La bandiera è:  Verde: rappresentante l’agricoltura, con tre bande verticali sul lato al vento, che partono dal basso e arrivano a 2/3 dell’altezza.  Le bande sono (da sinistra a destra) di colore: Rosso: la lotta per la libertà. Nero: la popolazione. Giallo: le risorse minerarie. Sopra le tre band e verticali : Aquila ad ali spiegate: simbolo della conquista della libertà e delle aspirazioni di una nazione giovane protesa verso il proprio avvenire.

Inno Nazionale

La melodia dell’inno è quella di Nkosi Sikelel’ iAfrika, composta nel 1897 dal sudafricano Enoch Sontonga e in seguito diventata inno, oltre che dello Zambia, anche del Sudafrica e della Tanzania.

Stand and Sing of Zambia, Proud and Free

Stand and sing of Zambia, proud and free,
Land of work and joy in unity,
Victors in the struggle for the right,
We have won freedom’s fight.
All one, strong and free.
Africa is our own motherland,
Fashion’d with and blessed by God’s good hand,
Let us all her people join as one,
Brothers under the sun.
All one, strong and free.
One land and one nation is our cry,
Dignity and peace ‘neath Zambia’s sky,
Like our noble eagle in its flight,
Zambia, praise to thee.
All one, strong and free.
Praise be to God,
Praise be, praise be, praise be,
Bless our great nation,
Zambia, Zambia, Zambia.
Free men we stand
Under the flag of our land.
Zambia, praise to thee!
All one, strong and free.

Etnie e Lingue parlate

La cultura dello Zambia è fortemente caratterizzata dalle differenze etniche che compongono la popolazione. Si contano più di 35 etnie che convivono senza particolari tensioni. La lingua ufficiale è l’inglese ma ci sono circa 78 lingue locali, come, Nyanja   Bemba , Kaonde , Lozi , Lunda , Luvale e Tonga . La più parlata a livello nazionale è Bemba, mentre Nyanja è la lingua più parlata nella capitale Lusaka. L’inglese funge come lingua franca nelle zone più urbanizzate, e dal 1964 è stata introdotta come lingua da adottare nell’ambito dell’istruzione. La Costituzione dello Zambia però, garantisce misure di tutela delle diverse lingue, tradizioni, costumi e culture del paese, promuovendone l’insegnamento e la pratica.

Suddivisione dello Stato

Lo Zambia è diviso in 9 province ognuna delle quali amministrata da un ministro deputato. Ogni provincia è suddivisa in vari distretti raggiungendo un totale di 72 in tutto il paese.

Le province e rispettivi capoluoghi sono:  

  1.  Central Province (Kabwe)
  2.  Copperbelt (Ndola)
  3.  Eastern Province (Chipata)
  4.  Luapula Province(Mansa)
  5.  Lusaka Lusaka (Lusaka)
  6.  Northern Province (Kasama)
  7.  North-Western Province (Solwezi)
  8.  Soutern Province (Livingstone)
  9. Western Province (Mongu)

 Demografia

All’ultimo censimento (2000) la popolazione complessiva del paese era pari a 9.885.591 persone, stime del luglio 2006 danno una popolazione di 11.502.010 persone. Le stime tengono in considerazione gli effetti dell’elevata mortalità per AIDS, con conseguente abbassamento dell’aspettativa di vita, più elevata mortalità infantile, tassi di crescita della popolazione inferiori e variazioni nella struttura della popolazione per età.

Aspettativa di vita

  • popolazione totale: 40.03 anni
  • maschi: 39.76 anni
  • femmine: 40.31 anni